D'Amico Fedele

Tutte le cronache musicali

’’L’Espresso’’ 1967-1989
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stato: Disponibile
Argomento: Musica
Collana: Miscellanea teatrale
Tre volumi indivisibili
anno: 2000
, pagine: XXVII + 2308

ISBN: 978-88-8319-390-3
160,00 €
152,00 €
Risparmi:
8,00 €
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Nei tre volumi pubblicati dall'editore Bulzoni sono raccolte tutte le "Cronache musicali" redatte da Fedele D'Amico sul settimanale "L'Espresso" tra l'autunno 1967, quando era succeduto a Massimo Mila passato a "La Stampa", e l'estate 1989. Complessivamente conta 2191 pagine di testo con 713 articoli. Non vi sono soltanto "cronache" ma anche le risposte ad alcune "Lettere al direttore", alcuni interventi di carattere "non musicale" sul "Caso Moro" o sul "Caso Sciascia", oltre a qualche altra sortita in cui la "vis" polemica di D'Amico puntualmente balza in primo piano nel rintuzzare inesattezze o falsità. Vi sono anche due inediti che "L'Espresso" non pubblicò, forse per uno sciopero, uno su Bussotti e Berio (n° 198 pagg. 662-4, I° tomo), l'altro per la scomparsa di Britten (n° 432 pagg. 432-3, II° tomo). Figurano nella pubblicazione anche quattro tavole rotonde che avevano visto la luce sul periodico romano al di fuori della normale rubrica, ma che sono importanti sia perché gli argomenti trovano riflessi in altri punti della raccolta sia per la particolare evidenza conferita da D'Amico stesso. Trattano le seguenti questioni: la vicenda dell'asserita "incompatibilità" tra Il console di Menotti e Intolleranza di Nono al Maggio Fiorentino (pagg. 669 e seguenti, I° tomo); sugli enti lirici, da abolire o meno (pagg. 1081-90, II° tomo); sulle agenzie degli artisti e sugli organizzatori, allora arrestati (pagg. 1592-96, II° tomo); sul "caso Bontempelli" (pagg. 1678-89, III° tomo). Per chi non aveva familiarità con D'Amico, e si accosta per la prima volta a queste "Cronache", suggerirei di cominciare la lettura da pag. 1496, secondo tomo, sotto il titolo "Il vostro aff.mo critico". Ad un certo punto l'autore precisa: "Non ad esibire una sensibilità speciale il critico è pagato...ma soltanto a fornire notizie, spiegare la natura di ciò che si è ascoltato, la sua collocazione storica, stilistica, ambientale eccetera: grazie ad una competenza professionale che lo spettatore comune normalmente non possiede". Naturalmente la lettura offre una diffusa panoramica di tutto quanto D'Amico ha visto e sentito in più di vent'anni in tutto il mondo. Certe volte è molto stimolante verificare alcuni mutamenti o rettifiche di giudizio, in conseguenza dell'uno o dell'altro allestimento.
Una cosa comunque è certa: non si leggono in queste cronache notizie o recensioni "datate". Ascrivibili ad un'epoca passata. Indubbiamente vi sono altri argomenti, oltre alla rassegna degli spettacoli o dei concerti, che stupiscono e restano in mente. Per esempio, l'insistenza con la quale D'Amico lamenta il mancato inserimento della musica tra le materie d'obbligo nella scuola italiana dalle elementari all'università (n° 130, 12 luglio 1970). E come permanga disatteso l'auspicio d'un'organizzazione delle attività musicali su base regionale, nel senso che in ogni regione, in corrispondenza di uno o più conservatori, vi sia un'orchestra stabile (n° 448, 27 marzo 1977). O il desiderio che scompaia il rischio della lottizzazione politica e della corruzione nel nostro paese (n° 387, 14 dicembre 1975 e pag. 1739, in data 1° luglio 1979). E così via.
Una lettura stimolante, e non soltanto per gli adulti. Questa è un'opera da far leggere a scuola, agli allievi del conservatorio o dell'università. Anche se con difficoltà, data la mole e il prezzo, queste Cronache musicali di Fedele D'Amico circoleranno nel futuro più o meno prossimo.

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