Corner Paul

Riformismo e fascismo

L’Italia fra il 1900 e il 1940
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stato: Disponibile
Argomento: Storia
Collana: Storia e documenti/33
anno: 2002
, pagine: 272

ISBN: 978-88-8319-698-0
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Per un certo periodo – per gran parte degli anni ’80 e nei primi anni ’90 – sembrò che, almeno in Italia, gli studiosi avessero perso interesse nel fascismo. Ma con i cambiamenti internazionali del 1989, e con i riflessi di essi sulla vita interna italiana, apparve l’esigenza di ripensare la storia della Repubblica. La politica dovette misurarsi con il passato – con il ventennio, con la figura di Mussolini, con la RSI e con la Resistenza al nazifascismo –, e si trovò nella necessità di riflettere di nuovo su che cosa avessero significato per l’Italia quegli anni: un’eredità che, a differenza di quanto avvenuto in Germania nel dopoguerra, si era stati portati a dimenticare con molta facilità. Nella discussione che si è aperta, a volte molto aspra, si è oscillato fra un passato che non passa e un passato che sembra non presentare alcun problema di coscienza. A differenza di altri paesi, dove la storia è stata utilizzata come collante unificatore, in Italia essa ha pertanto rappresentato un’eredità che ha diviso il paese e gli italiani.
I saggi qui presentati non parlano esclusivamente del fascismo, ma tutti hanno in comune quesiti riguardanti l’affermazione del regime e la gestione del potere durante il ventennio. All’interno di un’analisi comparata con le vicende del nazismo, vengono affrontati i temi del sorgere del fascismo, dell’atteggiamento della classe operaia e del ruolo delle donne. In altri saggi il fascismo viene analizzato all’interno del processo di trasformazione della società e dell’economia (l’agricoltura in particolare), trasformazione che non impedisce, però, la persistenza di molti fattori di continuità col passato. Viene individuato qui un aspetto peculiare della storia dell’Italia unita – la notevole coesistenza fra fattori di continuità con la tradizione e fattori di rottura, fra una sorprendente stabilità, quasi immobilità, da una parte, e, dall’altra, forti momenti di trasformazione e di cesura che hanno lasciato poco spazio ad un riformismo gradualista. Emerge un quadro ricco di elementi di contrasto, quasi di paradosso, tra la continuità della vita quotidiana e avvenimenti di portata mondiale (potremo dire, nonostante essi), che si traduce nella separazione costante fra il pubblico e il privato; separazione che, per altri versi, è la stessa che esiste fra il locale e il nazionale, fra la famiglia e la società: tutti aspetti singolari della storia dell’Italia unita.

Paul Corner insegna Storia dell’Europa nell’Università di Siena. È autore di numerosi saggi sulla storia d’Europa e dell’Italia contemporanea, fra cui, tradotti in italiano, Il fascismo a Ferrara 1915-1925 (Roma-Bari, 1974; II ed. Bologna, 1989). Contadini e industrializzazione. Società rurale e impresa in Italia 1840-1940 (Roma-Bari, 1993).

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