Moraldi Simone

Questioni di campo

La relazione osservatore/osservato nella forma documentaria
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stato: Disponibile
Collana: Cinemaespanso/10
Argomento: Cinema e spettacolo
anno: 2015
, pagine: 260

ISBN: 978-88-7870-979-9
19,00 €
18,05 €
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Nel corso degli ultimi quindici-vent’anni, complici le mutazioni dello scenario tecnologico del “nuovo millennio”, il genere documentario sta vivendo un’epoca di rinascita, sono fioriti autori, case di produzione, scuole di pensiero. Il nuovo scenario culturale che si delinea impone, dunque, una riflessione finalizzata a comprendere il futuro del cinema documentario e delle forme della nonfiction.
Attraverso una rete interdisciplinare e articolata di riferimenti teorici, il libro esplora e indaga l'universo del cinema di nonfiction e, in particolare, il documentario di creazione contemporaneo, focalizzando la propria attenzione sull'analisi di ciò che accade nel momento in cui, dinanzi al dispositivo di ripresa, avviene l'incontro tra un osservatore e un osservato, un soggetto che filma e un soggetto filmato. Attraverso un accurato lavoro di analisi di una filmografia internazionale, il libro risale alle basi teoriche della nonfiction, alle sue caratteristiche estetiche specifiche, operandone una messa in discussione e proponendo nuovi spunti di riflessione per comprendere la “nuova era” in cui si proietta oggi il cinema documentario.

Introduzione. Per uscire dall'"imbarazzo della domanda"

I. I regimi dell'alterità. Interpretazioni anti-metafisiche dal postmoderno all'antropologia critica
1. ≪Verità come evento≫. La postmodernità e l'origine filosofica del modo performativo
2. Storia del processo di de-gerarchizzazione del rapporto osservatore/osservato
2.1. Jean Rouch e l'≪antropologia condivisa≫
3. "Utopia della trasparenza" e performatività nel documentario
3.1. Il realismo, "tabu" del documentario
3.2. Conclusioni. La "verità riflessiva" della non fiction

II. La relazione osservatore/osservato. Forme della reciprocità e "modi d'uso" dell'audiovisivo
1. Teorie di campo. Il set come spazio sociale e luogo ritualizzato
2. La ≪giusta distanza≫
2.1. Jean-Louis Comolli: ≪sul crinale della distruzione≫
2.2. La mimesi del comparto produttivo
2.3. Progetto vs soggetto e "l'inoperosita pre-produttiva"
3. Declinazioni del rapporto osservatore/osservato
3.1. ≪Performer-director≫
3.2. Tra progettualità e "deriva ritrattistica". Per un'≪antropologia visuale≫
3.3. Video di comunità e pratiche partecipative
3.4. ≪Feedback≫ e ≪doppia vita≫ del film
3.5. Conclusioni. Per un'antropologia visuale funzionale

III. Lo statuto dell'≪attore sociale≫
1. Registri qualitativi della presenza del soggetto
1.1. Tensione all'intervista
1.2. La memoria al lavoro: tensione alla ricostruzione vs
tensione al racconto
1.3. Tensione "illustrativa"
2. "Categorie atipiche" di soggetti. Il bambino e la cortocircuitazione degli atteggiamenti involontari
2.1. Il caso di Etre et Avoir

IV. Conclusioni. Per sanare la frattura tra "realtà" e "rappresentazione"

Bibliografia

Filmografia

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