Mapelli Nicola
Oltre l’orizzonte dei Mari del Sud
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stato: Disponibile
Argomento: Antropologia culturale
Collana: Itinerari di ricerca storico-religiosa/7
anno: 2006
, pagine: 300

ISBN: 978-88-7870-121-2
20,00 €
19,00 €
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1,00 €
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L’Oceania è l’orizzonte del sogno. Ancor prima che le sue acque venissero originariamente solcate da Magellano, nel 1520, in quello spazio si ipotizzò l’esistenza di una Terra Australis Incognita ricca di spezie e di oro. Quando i successivi viaggi d’esplorazione dei navigatori europei vanificarono quell’illusione, l’Oceania assunse un nuovo volto: e fu il ‘mito’ dei Mari del Sud. Le visioni di bianche spiagge, acque cristalline e seducenti vahine all’ombra delle palme si fissarono nell’immaginario occidentale, rimanendovi fino al giorno d’oggi.
La forza del ‘mito’ dei Mari del Sud fu tale da sopravvivere alla scoperta di un volto meno accogliente dell’Oceania, fatto di violenza e morte; un volto così negativo che spinse alcuni a creare uno dei più noti orizzonti di senso dell’Oceania: quello di Mu/Lemuria, l’elusivo continente, culla di una raffinatissima civiltà depositaria di sapienze arcane, poi sommerso a causa di terribili catastrofi. Le moderne discipline scientifiche avrebbero presto tolto ogni fondamento a questa pretesa esoterica, spingendo la ricerca su altri e più rigorosi binari: da un lato nella direzione della scoperta del passato archeologico e antropologico degli abitanti del Pacifico, dall’altro nel senso di una decostruzione di quei concetti religiosi – quali mana, tabu, dema, totem, ma anche l’essere supremo e il demonio – che erano stati scoperti o ‘inventati’ e oggettivati dall’Occidente, nel tentativo di individuare le origini del fenomeno religioso proprio in quelle isole esotiche.
Problematizzandone le interazioni con l’Occidente, il testo analizza in chiave storico-antropologica come questi volti dell’Oceania si siano succeduti nel tempo, costringendo per riflesso l’Occidente a ripensare i propri codici di senso, in primis la religione – fino a giungere all’attuale rivisitazione dell’Oceania come emblema di un orizzonte sfuggente, sempre inseguito e mai raggiunto.

Nicola Mapelli (P.I.M.E.), laureato in teologia (Università Urbaniana) e in Scienze storico-religiose (Università La Sapienza), ha vissuto e operato per dieci anni nell’isola di Mindanao (Filippine) e ha compiuto viaggi in vari paesi asiatici e in Amazzonia. Tra i suoi lavori segnaliamo Ecologia e Religione. Il fenomeno dell’ecoterrorismo.
L'osservatore Romano - 19/05/2007
Storia, antropologia e religiosità dell'Oceania

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