AA.VV.
Biblioteca Teatrale n.86-88
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stato: Disponibile

anno: 2008

ISSN: 0045-1959
40,00 €
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Sommari 

Andreas Wirth, Sull’imprescindibilità del teatro
Francesco Ceraolo, La crisi dell’opera e la messinscena wagneriana.
Lars von Trier a Bayreuth 2006, note di regia per Die Walkü re e Siegfried
Alessio Bergamo, Marija Knebel’: il metodo dell’analisi mediante l’azione
Irene Scaturro, L’interculturalità nel training. La SITI Company di Anne Bogart
Annamaria Corea, L’arte della danza nel musical classico di Holly wood
Noemi Massari, Tecnica e pantomima: la danza di Enrico Cecchetti
Massimo Marino Memola, Salomè secondo Carmelo Bene, ovvero La dissoluzione di Narciso (e dell’immagine)
Serena Amidani, Il mito nell’immaginario poetico di Giorgio Barberio
Corsetti: verso una mitologia contemporanea

MATERIALI
Daniela Altieri, Conversazioni con Enrique Vargas: un percorso verso il teatro sensoriale
Ombretta Gamberale, L’insegnamento secondo Abbondanza-Bertoni: diario di un laboratorio
Daniele Seragnoli, Recensione di Giovanna Romei, «Teoria testo e scena. Studi sullo spettacolo in Italia dal Rinascimento a Pirandello», a cura di Giorgio Patrizi e Luisa Tinti
Giovanni Ragone, Piano-sequenza. Valzer di Salvatore Maira
Giovanni Ragone, Raffaella Santucci, Recensione di Giacomo Daniele
Fragapane, «Forma del movimento. Valzer. Il “piano-film” di Sal vatore Maira»

Sommari

ANDREAS WIRTH
Sull’imprescindibilità del teatro
L’autore si interroga sul senso della produzione teatrale contemporanea, sul bisogno e sulla necessità del lavoro teatrale e dell’arte drammatica. Per Wirth il teatro deve necessariamente dischiudere un evento, deve dar vita a un insieme di forze che siano in grado di produrre uno stupore collettivo. Raccontando al lettore frammenti della propria vita, privata e professionale, l’autore si concentra sul magistero dei grandi della storia del teatro, da Dürrenmatt a Peter Stein, da Brecht a Pina Bausch, che hanno trasformato lo spettacolo teatrale in un “evento” e in un oggetto culturale assolutamente imprescindibile.

On the Unavoidability of the Theater
In this text, the author is questioning himself on the meaning of the contemporary theatre, as well as on the need and necessity of the theatrical work and dramatic arts. For Wirth, the theatre has to turn itself into an event, and to put into life a set of forces which are capable of creating a collective astonishment in the audience. After narrating fragments of his own life, private and professional, the author concentrates on a legacy of great theatre personalities, from Dürrenmatt to Peter Stein, from Brecht to Pina Bausch, who all transformed the theatre into “an event” and into an object of culture which is completely unavoidable.

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