Il teatro drammatico a Milano dal Regno d'Italia all'unità

Una vastissima e approfondita ricerca, iniziata presso l’Università degli Studi di Milano a metà degli anni Ottanta e condotta per circa vent’anni da un gruppo di giovani studiosi, coordinati da Alberto Bentoglio e Mariagabriella Cambiaghi, e diretti da Paolo Bosisio, presso gli archivi e le emeroteche lombardi ha consentito di effettuare la ricostruzione minuziosa e completa - fino a oggi mai neppure tentata - del teatro drammatico nella città di Milano dal 1805 all’Unità d'Italia. Il lavoro che qui si presenta si fonda su una straordinaria quantità di dati, tutti inediti e di prima mano, riguardanti la vita del teatro drammatico milanese nel corso dei primi sei decenni dell'Ottocento, nel momento cioè in cui la città torna a divenire - dopo quasi tre secoli - capitale di stato, dapprima del Regno d'Italia, poi del Regno Lombardo-Veneto.

Tenuto conto degli elementi attorno a cui si incardina l’attività teatrale dell'epoca, si è deciso di organizzare l’indagine lungo tre assi di ricerca, autonomi e complementari, che corrispondono alle tre parti che compongono il libro: le sale teatrali, le compagnie comiche e il repertorio drammaturgico da esse presentato. Facendo luce su un fenomeno di speciale rilevanza culturale e sociale, quale fu, nel diciannovesimo secolo, il teatro drammatico, e prendendo in esame la piazza milanese come una fra le più importanti e significative dell’intera penisola, la ricerca si è posta in primo luogo l’obiettivo di ricostruire in maniera meticolosa e completa il repertorio drammatico presentato in tutte le sale operanti in Milano tra il giugno 1806 e il marzo 1861: sono stati raccolti cosi i dati relativi a quasi 50.000 rappresentazioni drammatiche avvenute sui palcoscenici delle 26 sale attive in città nel corso di sei decenni, per opera di oltre 300 diverse formazioni comiche professionistiche, confluiti nel ed rom che accompagna il volume.