I dialetti, le varianti sociali e il multilinguismo nei dialoghi di finzione

La collana Estuary propone testi agili e accessibili relativi alle varietà regionali e sociali e al multilinguismo nei dialoghi di finzione, quindi nella loro rappresentazione in opere letterarie, teatrali, cinematografiche e televisive, che da sempre si servono dei dialetti e della commutazione di codici come strumento di caratterizzazione e contestualizzazione. Particolare attenzione sarà dedicata agli studi di traduzione letteraria, teatrale e audiovisiva.

Questa collana si rivolge a studiosi e studenti che vogliano approfondire questioni linguistiche e sociolinguistiche legate a determinate varietà regionali, urbane o etniche, ai cosiddetti dialetti nonstandard, nelle loro caratteristiche fonetiche, morfosintattiche e lessicali, anche in senso diacronico. E intende esplorare queste stesse varietà quali strumenti di rappresentazione linguistica e culturale nelle opere artistiche che se ne sono servite o a esse si sono ispirate nella costruzione narrativa di personaggi o per produrre lingue artificiali.

Estuary, la variante dialettale della zona di Londra e dintorni, contemporanea evoluzione del Cockney, si è diffusa rapidamente in ambiti regionali e sociali i più lontani dalle sue origini: per alcuni linguisti sarà il nuovo standard dell’inglese nel mondo.


Comitato scientifico:
Silvia Bruti, Simone Celani, Claudio Di Meola, Fiorenzo Fantaccini, Oreste Floquet, Josep Marco Borillo, Giorgio Mariani, Luigi Marinelli, Donatella Montini, Maria Pavesi, Iolanda Plescia, Daniela Puato, Irene Ranzato, Massimo Sturiale, Ugo Vignuzzi, Patrick Zabalbeascoa, Serenella Zanotti


Prossimi titoli della collana:

  • Frederic Chaume: Saggi di traduzione audiovisiva
  • Patrick Zabalbeascoa: Il cinema multilingue: rappresentazione e traduzione
  • Luca Valleriani: Aye! Le varianti inglesi di Scozia, Galles e Irlanda

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