a cura di: Lee Edmond
The roman census of 1527
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stato: Disponibile
Argomento: Storia
Collana: Europa delle Corti/32
anno: 1985
, pagine: 400
26,00 €
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Compilato pochi mesi prima del Sacco di Roma, il censimento del 1526 è il primo documento, dall’antichità, che offre un panorama complessivo della popolazione romana. Le precedenti liste delle famiglie, come quelle compilate sotto papa Leone X, non riguardavano l’intera città o mancavano di indicare il numero dei membri componenti il nucleo familiare. La Descriptio Urbis è un documento eccezionalmente importante per la storia di Roma all’inizio dell’evo moderno: per gli storici della demografia è una fonte particolareggiata e degna di fede per numerose informazioni. Per gli studiosi della storia di Roma offre preziose informazioni spesso codificate sotto il nome dei singoli individui: permette inoltre di approfondire molti temi come i lavori che assicuravano ai Romani i mezzi di sostentamento, la suddivisione degli abitanti nei vari rioni, il luogo di nascita degli immigrati che costituivano una larga parte della popolazione.
Una versione della Descriptio Urbis era stata pubblicata per la prima volta da Domenico Gnoli nel 1894 in un saggio dell’«Archivio della Società Romana di Storia Patria», che si era basato su due tarde copie del manoscritto originale, allora ancora non accessibile. L’edizione qui presentata tratta dal testimone seicentesco conservato alla British Library va ben oltre ciò che si poteva ottenere dal testo un secolo fa offrendo una serie di quindici indici dettagliati e tre serie di concordanze.

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