Boggio Maricla

Orazio Costa maestro di teatro

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Argomento: Teatro e critica teatrale
Collana: La fenice dei teatri/23
anno: 2007
, pagine: 326

ISBN: 978-88-7870-187-8
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Dopo “Il corpo creativo” e “Mistero e Teatro”, Maricla Boggio, prosecutrice del metodo mimico ideato dal Maestro, propone un approfondimento del lavoro costiano attraverso queste “lezioni”. Nel 1991 Orazio Costa tornò a insegnare all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, lasciata per alcuni anni dopo un trentennio in cui vi aveva formato attori e registi. Nelle lezioni il Maestro indica le modalità di lavoro per raggiungere una capacità interpretativa libera da condizionamenti gestuali, regole mnemoniche, trucchi o prescrizioni, sollecitando nell’attore le sue potenzialità creative per metterle al servizio del testo, secondo il percorso ideato dall’autore nel realizzare la sua opera. Costa suggerisce di sollecitare in sé questa creatività, risollevandola da una piattezza di cui sono responsabili soprattutto le modalità livellatrici indotte, a partire dall’età scolare, da comandi uniformanti: dopo un’infanzia ricca di espansione inventiva, i ragazzi vengono obbligati a obbedire a regole comportamentali ritenute socialmente più adeguate e civili e perdono la capacità di creare, prerogativa che permane soltanto negli artisti. Rivendicando a ogni uomo, prima ancora che all’attore, questo dono, Costa insegna “segnando dentro”: è un insegnare che lascia il segno addentrandosi nella profondità dell’essere umano, in continuo scambio e confronto con gli allievi. Completano il libro un “glossario” in cui sono raccolte le definizioni, talvolta insolite, che il Maestro offre di fenomeni ed elementi collegati all’interpretazione, e un seminario laboratoriale sul metodo mimico con allievi di un corso di Scienze della Formazione tenuto da Maricla Boggio, poi in dialogo con Orazio Costa. Maricla Boggio è laureata in giurisprudenza e diplomata in regìa con Orazio Costa all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, dove tiene il corso di drammaturgia. Fra i suoi testi teatrali, “Schegge-vite di quartiere”; “Gardenia-sette giornate e un tramonto”; “Lo sguardo di Orfeo”; “Il volto velato”; “Caracciolo – dramma in commedia”; “La stagione dei disinganni – Alfieri a Parigi incontra Goldoni e sogna Gobetti”; “Spax”; fra i saggi, Farsi uomo – oltre la droga (Bulzoni); Il volto dell’altro – aids e immaginario con Luigi M. Lombardi Satriani e Francisco Mele, e Come una ladra a lampo – la Madonna della Milicia con Giuseppe Bucaro e L. M. Lombardi Satriani (Meltemi); Natuzza Evolo – il dolore e la parola con L.M. Lombardi Satriani e Il disincanto – le patologie dell’abbondanza in una comunità terapeutica per doppia diagnosi con Raffaella Bortino e Francisco Mele (Armando editore); per la narrativa La Nara – una donna dentro la storia (Qualecultura Jacabook); Storie e luoghi segreti del Piemonte (Newton Compton); Farsi male (Falzea); Maria Urtica – un’infanzia nel ’45 (Besa).

Il Giornale - della Toscana - 04/05/2007Pergola, quattro giorni sul metodo di Orazio Costala Repubblica - 06/05/2007 Omaggio a Costa e lezioni su Medea

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