Grande Maurizio
a cura di: Canadè Alessandro
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stato: Esaurito
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Collana: Biblioteca Teatrale/Studi e testi/185
Argomento: Cinema italiano
Introduzione di Roberto De Gaetano
anno: 2016
, pagine: 336

ISBN: 978-88-6897-046-8
25,00 €
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«Al di fuori del cinema non c’è nulla. Certo, rimangono i pensieri, i discorsi interni che uno fa: ma se non si esprimono in qualche maniera, a che cosa servono? I miei rapporti con tutto ciò che mi circonda da dove saltano fuori? Dal soggetto, dalla sceneggiatura, dal film finito: io vivo nei film che faccio, al di fuori di questo non ci sono interessi: o meglio ci sono, ma solo in funzione del film. Io non discuto, non parlo, non ho gente con cui ho un dialogo, un rapporto: sono uno che se ne sta a casa, che non esce, che non vede la città in cui vive». Queste parole di Marco Ferreri, regista di capolavori come La donna scimmia, Dillinger è morto, La grande abbuffata e Ciao maschio, individuano un percorso tra i più originali del cinema italiano della seconda metà del Novecento, che inizia tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta (il dittico spagnolo El pisito ed El cochecito) e finisce nei Novanta (con film come La casa del sorriso, La carne, Diario di un vizio e Nitrato d’argento). Il presente volume raccoglie gli scritti, non più disponibili da anni (più uno del tutto inedito), che Maurizio Grande, tra i più acuti e attenti studiosi italiani di spettacolo, gli ha dedicato nell’arco di un’intera carriera, facendone uno dei suoi autori feticcio. A vent’anni di distanza dall’ultimo film di Ferreri, questo libro vuole essere un omaggio a un regista la cui opera mantiene ancora intatta la forza e la spietatezza di uno sguardo sui comportamenti e i costumi individuali e sociali (raccontati attraverso la lente deformante del grottesco), e la riproposizione di scritti di uno studioso che continua ad avere grande attualità anche nel presente. Il volume si apre con un’introduzione di Roberto De Gaetano.     Per i tipi di Bulzoni, in questa collana, sono stati pubblicati: Scena evento scrittura (2005), Billy Wilder (2006), Dodici donne. Figure del destino nella letteratura drammatica (2010).Nella collana «Pensare lo spettacolo» sono stati pubblicati: La commedia all’italiana (2002), Il cinema in profondità di campo (2003).

Introduzione. L’inerzia dell’umano, di Roberto De Gaetano

PARTE I. DALL’ESCLUSIONE ALL’IMMOBILITÀ
1. Una biografia come progetto
2. La trilogia dell’esclusione
3. L’aria e le forbici
4. Marcia indietro
5. Trasferimento e sostituzione
6. I labirinti della staticità
   Prima della fine (Dillinger è morto)
   Dopo la fine (Il seme dell’uomo)
   Il labirinto del potere (L’udienza)
   La negazione come critica dell’utopia (La cagna)
7. L’umanesimo del malessere
   Tautologia identità contraddizione (La grande abbuffata)
   Dentro il rifiuto (Non toccare la donna bianca)
   La distruzione introiettata (L’ultima donna)
   Il silenzio della decomposizione (Ciao maschio)
   Dietro la catastrofe (Chiedo asilo)

PARTE II. LA SINTASSI DEL VISIBILE
1. Le strategie dell’adattamento
2. I bambini e la salute: Chiedo asilo
3. Infanzia e cronaca del malessere
4. La sintassi del visibile
5. Storia di Piera, ovvero le temperature del racconto cinemato-grafico
6. Il feticcio e il simulacro
7. La scrittura celibe

APPENDICE
Colloquio con Marco Ferreri
Postfazione. Il “ritornello del sempre uguale”: racconto e narrazione in Ferreri, di Alessandro Canadè
Nota al testo
Filmografia
Bibliografia
Indice dei nomi

Cinenergia10. Il cinema e le altre arti - recensioni

Radio Tre "Hollywood Party" trasmissione del 30/11 - podcast

Recensione di  Alessandro Canadè su "Il manifesto"

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