Ritratti/Autoritratti

Non vuol essere un libro di teoria ma solo una serie di 'invenzioni', dove il soggetto non è che il risultato di uno sguardo critico, di un voler essere, più che di un essere, invenzioni soggettive, ritratti/autoritratti, di un piacere, di un ritorno a sé, di uno svelamento di un me stesso, da interpretare, nel segno di un'estetica, dove l'aura benjaminiana, cessa di dissimulare nell'arte la politica come tale, e affronta i problemi della forma. Qualche autore - De Palma, Spielberg, Scorzese, Ferrara, Cronenberg, Lynch, Kubrick, Coppola, Cimino, Polanski, Eastwood, Godard, De Oliveira, Kitano, Vecchiali, Monteiro, Pollet, Tarantino, Sokurov... (e Straub-Huillet come punto nodale), visitati come luogo del visibile, magari senza il rigore ragionativo di Cartesio, ma con qualche attesa critica e speculativa, per introdurre il discorso della forma in un concreto abitare politico.