La poetica della meraviglia

“Qui si tratta di de Pisis scrittore, ma si parla molto anche del de Pisis pittore e del conte Luigi Tibertelli, vero nome dell’artista, che ne coniuga le due anime e fa capolino in molti testi, dando ad alcuni addirittura il titolo. Qui si parla delle opere come della vita di de Pisis: dell’arte difficile, della vita difficile, degli amori difficili, delle amicizie difficili vissuti dal conte Luigi B.; delle messinscene orchestrate per farsi notare e di quelle per farsi amare, ma soprattutto delle strategie escogitate per essere riconosciuto artista completo e protagonista nella creazione della poetica Metafisica. De Pisis ha attraversato movimenti, frequentato i migliori artisti del tempo, soggiornato in città ricche di fermenti culturali come Roma, Parigi, Londra, Milano e Venezia, ma alla fine è rimasto sempre in una condizione intimamente periferica. Di fatto il conte Tibertelli non è stato mai annoverato tra i pionieri dell’Avanguardia ed è rimasto sempre legato al ruolo di «baritono secondo», come lui stesso si autodefiniva, della Metafisica. Rendere giustizia a de Pisis: questo il compito di Miriam Carcione, che lo assolve con passione e in maniera assolutamente competente e illuminante”. 

Dall’introduzione di Silvana Cirillo