Linda Chittaro e la Galleria dello Zodiaco

«C’era la guerra e tuttavia il ritmo delle mostre non si arrestò mai. Il fervore delle iniziative non fu mai tanto come quando […] si aprì la Galleria dello Zodiaco a opera di Linda Chittaro e dello scultore Colla». Così il poeta e critico d’arte Libero de Libero ricorda l’importanza della Galleria dello Zodiaco, aperta a Roma nel novembre del 1942, e della sua fondatrice Linda Chittaro (1912-1987). Figura oltremodo poliedrica, Chittaro fu mercante d’arte e artista lei stessa, cantante lirica, traduttrice, scenografa e costumista, prima direttrice del Teatro della Cometa di Roma, animatrice di circoli culturali nella Roma degli anni Quaranta e Cinquanta e amica delle maggiori personalità artistiche e letterarie del tempo. 

In una Roma che, dopo la chiusura della Galleria La Cometa (1939) e della Bragaglia Fuori Commercio (1941), non offriva, all’infuori di quelli istituzionali, spazi indipendenti per gli artisti romani, importante è stato il contributo che questa donna diede con Lo Zodiaco a molti artisti presenti a Roma nei difficili anni del conflitto e poi nell’immediato dopoguerra, figure capitali dell’arte italiana, per i quali il passaggio allo Zodiaco rappresentò a volte un momento cruciale nella loro formazione ed evoluzione. 

Questo libro è la prima ricerca complessiva, basata su fonti d’archivio e su testimonianze anche inedite, sulla Galleria dello Zodiaco e sulla sua direttrice Linda Chittaro, una ricostruzione accurata e appassionata, che colloca lei e la sua attività in una trama fitta di relazioni, di incontri, di tracce familiari rincorse in più continenti.