Petri Elio

Scritti di cinema e di vita

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Argomento: Cinema e spettacolo
Collana: Cinema/Studio/61
anno: 2007
, pagine: 252 con illustrazioni

ISBN: 978-88-7870-241-7
20,00 €
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Oltre ad essere stato uno dei maggior registi italiani – premio Oscar a Hollywood, Palma d’oro a Cannes – Elio Petri ha partecipato intensamente al dibattito culturale che ha attraversato l’Italia dal dopoguerra agli anni ottanta. In questa raccolta sono riuniti dei testi apparsi in riviste oggi difficilmente reperibili, quali «Città aperta» o «Nuova Cucina», nonché riviste di cinema più conosciute come «Cinema 60», «Cineforum», «Bianco e Nero». Altri testi su Sciascia o su Todo modo pubblicati in Francia sono inediti in italiano. Scritto per l’ufficio stampa della Rai, lo straordinario saggio sull’adattamento di Le mani sporche di Sartre è stato finora dimenticato. Sono riproposti anche alcuni testi di critica d’arte e una lunga confessione a pochi mesi dalla morte. Petri amava l’analisi sottile, sviluppata attraverso il confronto con altri intellettuali. Per il suo scrivere chiaro e preciso, che utilizzava concetti e osservazioni concrete, riferimenti cinematografici e spunti ricavati dalla letteratura, dalla filosofia o dalla psicoanalisi, leggerlo era un vero piacere – e lo è tuttora. Dotato di un umorismo graffiante. Sapeva andare all’essenziale. Petri era un autodidatta che aveva interrotto gli studi prima di conseguire la maturità. Si era costruito intellettualmente grazie ad intense letture, così come non aveva mai frequentato una scuola di cinema e si era formato vedendo molti film. Protagonista del cinema italiano, lo è stato anche della vita intellettuale italiana, fedele per tutta la vita ad un’idea della cultura legata alla lotta politica. Jean A. Gili è docente di storia del cinema all’università di Parigi-La Sorbonne. Ex-membro della Scuola francese di Roma, si è dedicato prevalentemente allo studio del cinema italiano scrivendo molti saggi, monografie, libri d’interviste. Le sue pubblicazioni: Stato fascista e cinematografia, Luigi Comencini (2003), André Deed. Cretinetti (2005), Nanni Moretti (2006), nonché articoli e saggi per convegni e rassegne. Redattore della rivista «Positif», è direttore del festival Annecy Cinéma Italien.

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