ROMA NELL’OPERA DI LUIGI PIRANDELLO

Indagare il ruolo di Roma e dei suoi paesaggi urbani e sociali nell’attività creativa di Luigi Pirandello è lo scopo di questo lavoro. Nell’intento di ricostruire il rapporto tra vita e luoghi, si sono scandagliati i più significativi spazi urbani attraversati da Pirandello ed indagati alcuni contesti sociali e culturali vissuti nella capitale dal suo primo soggiorno nella “terza Roma” fino alla sua ultima e silenziosa abitazione rivolta verso Porta Pia, lo studio tra i giardini di via Antonio Bosio. Lo sguardo di Pirandello si sofferma sulla Roma antica, sulla città rinascimentale e barocca, sui rioni centrali e sugli scavi archeologici, sulle acque dei due fiumi, sui ponti e sui muraglioni, sul cimitero e sulla stazione ferroviaria, sui nuovi uffici del Governo e sulle vecchie chiese, sulle antiche rovine e sulle nuove aree in costruzione; si spinge poi oltre i bordi della città, nelle aree suburbane e sconfina in quelle terre dove, a partire dagli anni Trenta, nacquero le prime borgate romane.

La ricerca delle tracce della città di Roma nelle pagine pirandelliane ha lasciato emergere un caleidoscopio di immagini e personaggi portatori di un’identità multiforme, frazionata e dilaniata, sconnessa e molteplice. Una città, quella di Roma, che nutre diverse anticittà, città sotterranee, nascoste, sepolte, sul cui sfondo sono apparse figure sfocate, a volte ombre indistinte e fantastiche, spesso personaggi sofferenti e a disagio. 

È sotto il cielo di Roma che sono nate le più significative pagine di Pirandello, la città ha segnato indelebilmente il suo passaggio sulla terra e consegnato al successo mondiale tutta la sua Opera.

Era davvero necessario passare in rassegna le immagini di Roma nell’opera di Pirandello. La meritoria iniziativa promossa dall’Istituto di Studi pirandelliani, vede oggi la luce grazie all’impegno di Dina Saponaro e Lucia Torsello che hanno spogliato attentamente miriadi di pagine: poesia, narrativa, teatro. Un quadro d’insieme messo sotto gli occhi di lettori e studiosi per radicare Pirandello a Roma. Non s’intende ripetere il paradosso della «seconda città natale», come recava un’epigrafe posta sul piedestallo della statua che a Porto Empedocle, competitiva con Agrigento, commemora lo scrittore. Roma è la «prima città» di tanti capolavori. 

(Dalla Presentazione di Annamaria Andreoli)